sabato 3 maggio 2008

Time to go back home...

Dulles Airport, 1:30 pm.
Eccoci qui, sulla via del ritorno, dopo aver passato i tanto temuti controlli di peso dei bagagli.
C'è una strana atmosfera. Come per ogni vero viaggio le sensazioni, al momento del ritorno, sono contrastanti: da una parte il piacere di tornare a casa e rivedere le persone a cui teniamo, dall'altra il desiderio di prolungare il viaggio.
Come molte altre, questa non è stata una vacanza ma una esperienza di vita.
E, come sempre, sono le persone a fare la differenza e a rendere straordinario l'ordinario.
Un ringraziamento particolare va ad Adrian, grazie al quale abbiamo conosciuto Carmen e Virgil, due persone realmente eccezionali. Questo è un grande paese, molto più complesso di quanto non immaginassi prima di partire. La mia personale esperienza è stata assolutamente positiva.
Spero di farvi ritorno molte altre volte!

venerdì 2 maggio 2008

Un assaggio...

Una vista della hall del "piccolo" centro commerciale di Pentagon City...

giovedì 1 maggio 2008

Ancora un saluto da un Apple Store, questa volta e' quello di Washington, all'interno del centro commerciale di Pentagon City.
Riassunto delle puntate precedenti...

Bruce Springsteen
Concerto fantastico a Greensboro, con la "E Street Band" in grande forma, nonostante l'assenza di Danny Federici, scomparso poche settimane fa. E proprio con un bellissimo ricordo di Federici e' iniziato il concerto del Boss. La band ha suonato Blood Brothers mentre sui maxi schermi scorrevano immagini di loro insieme al compagno di band. Decisamente toccante. Il concerto, poi, e' proseguito per la bellezza di 2 ore e mezza di musica ininterrotta, nonostante ne' Bruce ne' i suoi compagni di viaggio siano piu' giovanissimi.
E' stato un concerto molto rock e molto country con momendi da brivido (Darkness On The Edge Of Town) e di grande partecipazione del pubblico (American Land). E' stato un concerto differente, forse perche' qui Bruce e' percepito maggiormente come un cantante "normale", a differenza dell'Italia dove e' considerato una semi-divinita'.
Comunque ne' valeva la pena al 100% (anche per le squisite ali di pollo fritte su letto di patatine). Qui potete trovare un assaggio del concerto: Bruce Springsteen, Greensboro, NC.

Frank L. Wright e altre case
Altre sta, in realta', per "casa di Carmen e Virgil". E' stata progettata, a suo tempo, proprio da uno degli allievi di Wright e si vede. Non e' grandissima, soprattutto per gli standard americani, ma e' splendida: luminosa, funzionale, elegante, attrezzatissima e super-tecnologica senza mai essere fredda e impersonale.
A me e' toccata la stanza degli ospiti "giapponese": letto basso (e durissimo), minimalista e silenziosissima (come tutto il resto della casa). I padroni di casa sono degli ospiti eccellenti, impossibile non sentirsi accolti e benvoluti insieme a loro.

Valigie
Contro ogni previsione, le valigie extra portate da me (meta' della mia valigia grande e un trolley intero) piu' il trolley acquistato da Nanni non sono nemmeno lontanamente sufficienti a contenere tutta la roba che dovremo trasportare in Italia.
Ne acquisteremo sicuramente almeno un'altra, forse addirittura altre due.

Back to Washington
Ed eccoci di nuovo qui, nella capitale. Ieri abbiamo visitato il cimitero militare di Arlington dove ci sono le tombe di John F. Kennedy e Robert Kennedy. Entrambe sono estremamente semplici e, al tempo stesso, toccanti. La visita meritava decisamente la passeggiata.
Oggi, dopo aver visitato insieme a Nanni e Laura l'Universita' del Maryland (assolutamente fantastica in quanto a spazi e strutture) ho fatto una passeggiata alla National Art Gallery, gratuita come tutti gli altri musei pubblici di Washington.
E' una esperienza piacevole. Soprattutto e' molto bella la sensazione di poter passeggiare tra le opere d'arte senza nessuna pressione del tipo "devo visitare assolutamente tutto perche' ho pagato un biglietto".
Puoi entrare in un museo, uscire dopo mezz'ora ed entrare in un altro liberamente e senza preoccupazioni.

Ecco, liberamente, forse e' la parola che meglio descrive questa intera esperienza di viaggio.